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Oltre il nero dell'anima - David Falchi


Titolo: Oltre il nero dell'anima
Autore: David Falchi
Editore: Dunwich Edizioni
Pagine: 195
Prezzo: 9,90 € (cartaceo), 2,99 € (ebook)

Voto: 5/5

Quarta di copertina:
Questa volta ho rischiato davvero di sparire nel nulla. Tutto è cominciato quando mi sono trovato a indagare sul caso di possessione di Lucy Spencer, moglie del famoso comico – famoso almeno per il resto del mondo – Dwight Spencer. Che fosse un’indagine fuori dal comune l’ho pensato non appena ho messo piede nella tenuta romana dell’attore, ma mai avrei pensato che per provare a uscirne vivo avrei dovuto evocare io stesso una creatura infernale e fare i conti con uno spirito insinuatosi in casa mia. E no, non sto parlando di Lerner. Mai avrei pensato di essere trasportato fino alle Cascate della Dissoluzione… e di non fare più ritorno.

Recensione:
La prima volta che mi sono avvicinata al mondo di Marcello Kiesel, un personaggio a metà tra un detective dell'occulto e un ghostbuster, l'ho fatto con un bel carico di riserve. Il romanzo era "Nero Eterno", l'autore David Falchi, l'editore Dunwich Edizioni e il tema la possessione: tutte cose che avevano acceso in me quella curiosità che porta inevitabilmente a cedere all'acquisto. In fondo, conoscevo la casa editrice ed era per me fonte di garanzia, dell'autore avevo letto qualche racconto che mi era piaciuto e sia la trama sia la tematica del romanzo mi avevano convinto. Le incertezze nascevano proprio dall'idea di un protagonista "seriale", oltre che dalle tinte gialle che poteva prendere quello che mi auguravo fosse più che altro un horror. Ebbene sì, sono tra quelle persone che non subiscono il fascino di detective, commissari e ispettori vari e ho sempre trovato le dinamiche dei romanzi/film gialli di una noia difficile da replicare.
Temevo che Marcello Kiesel potesse essere un potenziale Colombo o Montalbano, beniamini di molti ma non i miei, e speravo che l'aspetto soprannaturale servisse a renderlo interessante ai miei occhi. La verità è che al termine di quel primo appuntamento mi sono sentita come una ragazzina con la cotta per il leader di una boyband. Kiesel mi ha conquistata e non l'ho più abbandonato.
Solitario, granitico, rispettoso delle forze che padroneggia e anche di quelle che non padroneggia, il personaggio evolve libro dopo libro sia nella sua dimensione più intima sia in quella sociale, tanto da aprirsi a nuovi collaboratori (e amici) in questo "Oltre il nero dell'anima". Accanto al sempre presente Lerner, spirito distruttore imprigionato nel mondo dentro lo specchio che Kiesel porta sempre con sé, nonché grandiosa spalla dal punto di vista strettamente narrativo, la squadra si arricchisce di due nuove elementi: il giovane apprendista Pierfrancesco e l'Inquisitore Klaus. Sono due vecchie conoscenze per quello che Stephen King chiamerebbe Fedele Lettore, essendo entrambi personaggi già comparsi (ma forse sarebbe meglio dire presentati) nei libri precedenti. Ed è questa la bravura di David Falchi: più si conoscono le sue opere e più il suo mondo si apre, rivelando nuovi scorci, nuovi intrecci, nuove possibilità. Si ha la sensazione di leggere un grande autore, con le idee chiare su ciò che sta costruendo e un bellissimo puzzle da mettere su carta e poi far comporre al lettore. Se fosse uno scrittore fantasy, mi farebbe pensare a qualcuno che ha già ben definita tutta la cosmologia del suo mondo.
"Oltre il nero dell'anima" è emblematico in questo senso, riprende elementi delle storie precedenti ma non ne è la prosecuzione, risente delle loro conseguenze ma non ne è vincolato: tutto questo regala un nuovo tassello allo splendido mosaico di Falchi (naturalmente nero), ma anche un romanzo autoconclusivo, leggendo il quale si sente solo un delicato riverbero delle altre storie.
E non potrebbe essere altrimenti, perché quella con cui è alle prese Marcello Kiesel in "Oltre il nero dell'anima" è una minaccia che va ben oltre l'infestazione di una casa o la possessione di una donna. In gioco c'è l'equilibrio del mondo, con potenti forze provenienti da più piani di esistenza (e di non-esistenza) che stavolta sembrano proprio al di là delle capacità del nostro eroe.
Una trama che tiene con il fiato sospeso, gestita con cambi di ritmo magistrali e arricchita da una scrittura che, senza fare le capriole o perdersi in inutili arabeschi, dà vita a un personaggio indimenticabile e a grande narrativa.


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