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La prova del fato - Mary Calmes


Titolo: La prova del fato (Quarto della serie Scelta del cuore)
Autore: Mary Calmes
Numero Pagine:288
Traduttore: Cornelia Grey
Editore: Dreamspinner press
Prezzo: 6,99$

Voto: 4/5


TRAMA:
Nella città segreta di Sobek, Domin Thorne sta cercando la sua strada come nuovo semel-aten, il capo del mondo delle pantere mannare. Aspira a grandi cambiamenti: ha degli obiettivi per se stesso e per le persone che ha scelto di portare con sé, e vuole cambiare il suo regno sul modello di quello del suo amico Logan Church. Ma Domin potrebbe aver stabilito un obiettivo troppo difficile: il suo solito stile di comando non sta funzionando.

Dovendo occuparsi di Crane e la sua nostalgia di casa, Mikhail e il suo malumore, Taj e la sua frusta, servitori con intenti omicidi, un ex in visita e un compagno in una pericolosa missione diplomatica, Domin deve affrontare da solo il suo nuovo ruolo. Deve anche decidere come gestire una cospirazione, mentre si sta innamorando profondamente di un uomo che, per la prima volta nella vita di Domin, ricambia quell’amore. Che Domin sia pronto o meno, il fato ha deciso di insegnargli una lezione: le minacce interne sono pericolose proprio come quelle esterne.

Recensione:
Eccoci giunti al quarto volume della saga delle pantere e devo dire che ho faticato non poco a leggere questo libro.
Tanto per cominciare è il primo della serie incentrato su un'altra coppia, anche se potete stare tranquilli, la nostra amata coppia principale è presente anche se in modo secondario.
Forse è questo il motivo per cui la storia mi ha coinvolto di meno, ma principalmente credo sia stato a causa dell’inserimento eccessivo di leggi e gerarchie che erano seriamente difficili da seguire. Non invidio chi ha dovuto tradurlo.
Ma veniamo alla storia, come avrete intuito dalla trama i protagonisti sono i nostri due nuovi compagni Domin e Yuri, coppia che sicuramente, alla fine del terzo libro, aveva lasciato parecchie bocche aperte (alza la mano) perché credo - ne converrete con me - uno Yuri gay e innamorato da sempre di Domin nessuno lo avrebbe sospettato.
Ed eccoli, sei mesi dopo il loro arrivo a Sobek, con nuovi ruoli e vecchi compagni totalmente cambiati, in un ambiente ostile dove Domin, da sempre un carattere forte e sfrontato, si ritrova per la prima volta - a mio dire - insicuro delle sue scelte e del suo operato.
Niente gli sembra andare come dovrebbe e la sicurezza che Logan gli aveva dato sembra vacillare. Egli stesso sta mettendo in dubbio le sue capacità di semel, perdendo fiducia anche nelle capacità di chi gli sta intorno e sfogandosi sulle persone amate.
Ma in modo paradossale tutta la situazione e l’arrivo inatteso e poco gradito di Koren gli fanno capire che quello che all’inizio sapeva non essere amore per Yuri ora lo è nel modo da lui sempre sognato, un amore vero, sincero e dove l’uno vede solo l’altro, proprio come l’amore che aveva sempre invidiato a Jin e Logan.
“Dimmi,” dissi, guardandolo, “sei mai stato davvero innamorato?”
“È la più…”
“No.” Alzai la mano per fermarlo. “Sul serio, Koren, pensaci.”
“Sì.” Studiò il mio volto prima che i suoi occhi, di un verde oliva scuro, si fermassero sulla mia bocca. “Di te.”
“Koren.”
“Mi sei mancato.”
Ma quando capii che aveva intenzione di baciarmi, feci un rapido passo indietro.
“Io…”
“Tu vivi con Jin e Logan.”
Lui strinse gli occhi. “Sì. E allora?”
“Non vuoi che qualcuno ti guardi come Jin guarda Logan, e viceversa?”
“Jin è il vero compagno di Logan, non è che uno esce e trova…”
“Per favore. È semplicemente amore.”

Questa scoperta di se stesso mi è piaciuta molto, lo ammetto, e capisco che la Calmes abbia a suo modo voluto mostrarci il vero funzionamento delle tribù. E quale posto migliore di dove le leggi vengono custodite e rispettate a menadito? Ma ammetto che leggere pagine e pagine di termini e leggi e fustigazioni, punizioni, sfide e quant’altro è stato sfiancante, la metà delle cose non le ho comprese, figuriamoci tutti quei termini. Comunque è notevole che la mente dell’autrice abbia creato un simile mondo perfettamente realistico senza tralasciare mai la componente romantica che, come sempre quando porta la sua firma, non delude mai regalandoci scene d'amore che ti toccano il cuore.

“Domin,” sussurrò lui, e io mi arresi.
“Ti amo.”
“Sì?”
“Sì. Più di quanto dovrei.”
“E?”
“Sei il mio compagno.”
“Sei sicuro? Vedo Koren là in piedi.”
Leccai la sua gola, e lo sentii tremare. “Sì, Yuri Kosa, ne sono sicuro. Sei mio.”
“E?”
“Io sono tuo.”
“Sempre.”
“Sempre,” gli feci eco.
Non ero mai stato abbracciato così forte.

Sicuramente ha buttato le basi per il prossimo libro che, posso assicurarvi, stravolgerà un po’ tutto quello che è stato finora (lo dico perché l’ho già letto). Per ora vi consiglio di concentrarvi su questa lettura e come me di esultare nel vostro cuore per la scoperta del vero Domin che la nostra Mary ci ha voluto finalmente mostrare, personaggio che mi ha sempre intrigato e che ora amo tanto quanto gli altri.

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