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Recensione in anteprima: L'arte di respirare - TJ Klune

Titolo: L'arte di respirare
Autore: TJ Klune
Traduttore: Claudia Milani
Editore: Dreamspinner Press
Pagine: 598
Prezzo: 6,99 $ + Iva (ebook)
Voto: 5/5


Trama: Tyson Thompson si diploma all’età di sedici anni e lascia Seafare, Oregon, diretto verso quelli che spera saranno migliori e più ampi orizzonti. Scopre però in fretta che il mondo vero ha le zanne e torna verso la costa portandosi dietro quattro anni di fallimenti, dipendenza da farmaci e la diagnosi di un disturbo da attacchi di panico. Suo fratello Bear, con il marito Otter, è convinto che tornare a casa sia esattamente ciò di cui Tyson ha bisogno per ritrovare se stesso. Circondato dalla propria famiglia nella Mostruosità Verde, Tyson cerca così di rimettere insieme i pezzi della sua vita problematica. 
Ma poco dopo il suo arrivo, si trova a dover affrontare l’inevitabile nella forma del suo vecchio amico d’infanzia e primo amore, Dominic Miller, che non vede dal giorno in cui ha lasciato Seafare. Mentre i loro cammini tornano a incrociarsi, vecchie ferite si riaprono e nuovi segreti vengono svelati, Tyson scopre anche che la sua vita è un mosaico con molti più tasselli di quanti gli siano stati mostrati anni prima. 
In un mare di volti familiari, nuovi amici e il ricordo della scelta devastante di una madre, Tyson dovrà imparare che se vuole sperare di avere un futuro, dovrà prima di tutto lottare contro i fantasmi del passato. 

Recensione: Eccoci al terzo capitolo di una serie che ha conquistato non solo il mio cuore ma quello di molti, molti altri lettori. Dopo Un insolito triangolo (recensione qui) e La nostra identità (recensione qui) arriva L'arte di respirare, un libro dedicato interamente alla storia di Kid, ossia Tyson McKenna Thompson.
Recensire questo libro non è facile per un semplice motivo: è un'altalena di emozioni e ti lascia a volte con il fiato sospeso, con una stretta al cuore e le lacrime agli occhi, siano esse di gioia o di dolore. Non si può parlare di empatia, qui non siamo i lettori, non siamo spettatori, ma ci sentiamo parte della famiglia Thompson, vogliamo essere loro vicini nei momenti tristi e gioiamo con loro in quelli felici. Ty non è molto diverso da Bear e infatti a volte vorremmo prenderlo a schiaffi e farlo ragionare, fargli vedere che ha tutto, ma poi capiamo che è lui stesso che deve arrivarci e continuiamo a leggere i suoi errori, le sue cadute e ogni volta che si rialza tiriamo un lungo sospiro di sollievo e andiamo avanti con la lettura. 
Non vi parlerò della trama, quella la leggete già qui sopra, e non aggiungerò niente perché so che volete e avete il diritto di scoprire da soli cosa succederà.
Non spoilero niente se vi dico che incontrerete di nuovo tutti i vostri amati personaggi e anche quelli odiati. E ci sarà una sorpresa e questa persona è stata quella per cui davvero ho pianto mentre leggevo L'arte di respirare. Ho pianto appena è entrata in scena e si è dimostrata rassegnata e ho pianto anche alla fine, di nuovo per il sollievo. Ci tenevo che finisse così e sono contenta per la scelta di Klune.
Incontrerete la Signora Paquinn, che tutti abbiamo amato, lo so, e l'amerete ancora di più. Una scena sulla spiaggia, fra Tyson e il ricordo di lei, mi ha commossa tantissimo.
Non sapevo da dove iniziare a scrivere questa recensione, perché L'arte di respirare mi ha dato davvero tanto. Mi ha aperto gli occhi anche su qualcosa di personale e per questo devo ringraziare TJ Klune e i suoi - e ormai anche nostri - Bear e Kid.
Ma cercherò anche di essere tecnica. Un genio come Klune, un autore così, merita che ci si approcci al suo libro con professionalità, anche in una recensione. Non vi racconterò balle, il libro è molto lungo, a volte poco originale e si intuisce già cosa sta per succedere, si incontrano refusi e sicuramente il manoscritto avrebbe necessitato di un buon taglio sulle parti che diventano pian piano molto ripetitive. Ma questo è tutto. Fine, finito. Altri difetti non gliene ho trovati e questi, sinceramente, a libro concluso, devo dire che mi scivolano addosso e spariscono nel nulla, perché il mare di sensazioni ed emozioni che Klune è in grado di trasmettere fa dimenticare qualsiasi altra cosa
Un appunto in questo caso più che doveroso: Klune, lo conoscete ormai, inventa parole, fa battute strampalate e dà nomignoli un po' a tutto (o almeno è questo quello che fa fare ai suoi personaggi). Ecco, è qui che entra in gioco la bravura del traduttore e Claudia Milani ha fatto un lavoro magnifico, complimenti, davvero!
Avevo mille cose di cui volevo parlare in questa recensione, ma poi no, non ce n'è bisogno. Avrei voluto parlarvi di Dominic e di quanto anche lui dovrà affrontare. L'ho sempre adorato quel ragazzone, ma ora ancora di più.
Leggete L'arte di respirare e partite preparati. Io lo sono stata e ho subito alcuni colpi, incassandoli bene, sapevo che sarebbero arrivati, invece altri non me li aspettavo e lì non sono riuscita a trattenermi. Fazzoletti a portata di mano, dunque. 
Buona lettura e buon viaggio su questa altalena delle emozioni che è L'arte di respirare.
Io non vedo l'ora di leggere il racconto che dovrebbe chiudere la serie!

L'arte di respirare sarà disponibile a partire dal 6 gennaio ed è già acquistabile in pre-order sullo store della casa editrice, ossia QUI

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